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Isotopo dello stronzio per determinare l’origine di cereali dell’Alto Adige e di altre regioni

Il progetto „Regiokorn” ha portato a una rivitalizzazione della coltivazione di cereali in Alto Adige. Se si seguono certe direttive, si pagano prezzi significativamente più alti del prezzo di mercato globale. Tuttavia, per proteggere e garantire la...

Il progetto „Regiokorn” ha portato a una rivitalizzazione della coltivazione di cereali in Alto Adige. Se si seguono certe direttive, si pagano prezzi significativamente più alti del prezzo di mercato globale. Tuttavia, per proteggere e garantire la provenienza mancano metodi d’analisi oggettivi. Un approccio promettente è l’analisi degli isotopi di stronzio.

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Il rapporto isotopico dello stronzio L’elemento chimico stronzio (Sr) è presente in tutti i suoli. Esso è composto da diversi isotopi, ovvero atomi con lo stesso numero di protoni ed elettroni ma un diverso numero di neutroni. Esiste un isotopo...
Il rapporto isotopico dello stronzio

L’elemento chimico stronzio (Sr) è presente in tutti i suoli. Esso è composto da diversi isotopi, ovvero atomi con lo stesso numero di protoni ed elettroni ma un diverso numero di neutroni. Esiste un isotopo dello stronzio che deriva dal decadimento radioattivo del rubidio (87Rb 87Sr), elemento contenuto nelle rocce. Questo comporta che più una roccia è vecchia e più rubidio conteneva al tempo della formazione, maggiore è il contenuto attuale dell’isotopo 87Sr (formatosi per decadimento nel tempo) rispetto all’isotopo 86Sr, il quale non proviene dal decadimento radioattivo e rappresenta quindi una costante. Le rocce primitive come il granito o lo gneiss sono di solito molto antiche e contengono quantità relativamente alte di rubidio, motivo per cui hanno un rapporto 87Sr/86Sr alto. I carbonati come la dolomite e il calcare contengono relativamente poco rubidio e sono più giovani, il rapporto 87Sr/86Sr è quindi più basso. Lo stronzio viene assorbito dalle piante attraverso le radici, motivo per il quale il rapporto 87Sr/86Sr di una pianta riflette quello del suolo. Il rapporto isotopico del suolo dipende dalla roccia primaria dalla quale il suolo si era formato.

Analisi dell'origine dei cereali

Nel 2020, poco prima della raccolta, è stato avviato un campionamento di cereali (farro e segale) e i corrispettivi suoli in 85 campi tra Alto Adige, Trentino, Tirolo dell’Est e Tirolo del Nord (fig. 1). In laboratorio, è stato misurato il rapporto isotopico dello stronzio grazie a uno spettrometro di massa ad alta precisione. Si è potuta notare così una chiara differenza tra i cereali provenienti dall’Alto Adige rispetto a quelli del Trentino (fig. 2). Ciò è dovuto al fatto che la coltivazione di cereali in Alto Adige avviene principalmente nell‘Alta Val Venosta e in Val Pusteria. Questi siti sono caratterizzati da roccia primitiva (gneiss), il che spiega l’alto rapporto 87Sr/86Sr. In Trentino è predominante la pietra calcarea e la dolomite, motivo per cui il rapporto isotopico dello stronzio è più basso. Tra il Tirolo del Nord, il Tirolo dell’Est e le altre regioni non c’è una differenza chiara, in quanto presente un misto di roccia primitiva e sedimenti calcarei.

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Conclusioni e prospettive Le denominazioni d‘origine garantite dei prodotti agricoli sono di grande importanza sia per i consumatori che per i produttori. Con il presente studio si è dimostrato che il rapporto isotopico dello stronzio nei cereali...
Conclusioni e prospettive

Le denominazioni d‘origine garantite dei prodotti agricoli sono di grande importanza sia per i consumatori che per i produttori. Con il presente studio si è dimostrato che il rapporto isotopico dello stronzio nei cereali dipende dalla geologia della zona di origine. Pertanto, l’analisi del rapporto 87Sr/86Sr è un metodo promettente per determinare l’origine di questi prodotti agricoli.

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